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Domande & Risposte

Hai qualche dubbio sulla valutazione che abbiamo condotto delle policy delle cinque principali insegne del Gruppo Selex sul benessere delle galline? Hai delle domande sull'azione che abbiamo lanciato per sollecitarle ad abbandonare le uova in gabbia? Ecco qui tutte le informazioni che cerchi.

 

 

+ Quali uova posso comprare al supermercato per incentivare il benessere delle galline e quali invece devo evitare?

Il nostro consiglio è di leggere attentamente l’etichetta. Per le uova in guscio, infatti, abbiamo una grande arma per poter fare la differenza per gli animali. Tutte le uova riportano, sia sulla confezione sia stampigliato sull’uovo, l’indicazione del sistema di allevamento nel quale vive la gallina che lo ha prodotto.

L’etichettatura delle uova secondo la tipologia di allevamento prevede una classificazione sia sulla confezione (su cui compare il tipo di allevamento) sia sul guscio (bisogna guardare il primo carattere stampato sul guscio).

Etichettatura delle uova secondo la tipologia di allevamento

Sulla scatola

Primo carattere stampato sul guscio

uova da allevamento biologico

0

uova da allevamento all’aperto

1

uova da allevamento a terra

2

uova da allevamento in gabbia

3

Per ulteriori informazioni ti invitiamo a visitare la pagina dedicata sul nostro sito web. Noi consigliamo di prediligere uova con codice 0, 1 e di evitare quelle a codice 3.

 

+ Da anni non compro uova in guscio da allevamento in gabbia, guardando l'indicazione sull’etichetta. Ma come posso regolarmi quando acquisto prodotti contenenti uova come biscotti e pasta?

In pasta, biscotti, gelati e salse non è obbligatorio per legge riportare il sistema di allevamento dal quale derivano le uova utilizzate come ingrediente, ed è molto probabile che una gran parte delle uova provenienti da galline allevate in gabbia finisca in questo tipo di prodotti. Alcune aziende alimentari hanno volontariamente scelto di indicare sulle confezioni o sui loro siti internet il NON utilizzo di uova da galline allevate in gabbia e consigliamo sempre di scegliere questi prodotti perché maggiormente rispettosi del benessere delle galline. Un altro utile strumento valido sia per le uova in guscio sia per l’ovoprodotto* è rappresentato dai premi simbolici riconosciuti alle aziende dal Settore Alimentare di CIWF International. Tutte le realtà che hanno ricevuto il simbolico Premio Good Egg, infatti, non utilizzano/vendono o si sono impegnate a non utilizzare/vendere uova di galline allevate in gabbia.

 

+ Avevo capito che le gabbie per allevare le galline erano già state abolite tempo fa. Come mai ci sono ancora?

Dal 1 gennaio 2012, le gabbie di batteria sono state vietate nell’Unione Europea. Tuttavia, l’utilizzo di gabbie modificate, anche denominate “arricchite” o “in colonia”, è ancora consentito. Le gabbie arricchite ospitano normalmente colonie tra le 60 e le 80 galline ciascuna e offrono i seguenti miglioramenti rispetto a quelle di batteria:

  • Maggiore spazio, con almeno 750 cm2 di superficie a gallina, di cui 600 cm2 devono essere "utilizzabili" (che è sempre meno dell’area di un foglio A4), anche se nella pratica le gabbie arricchite moderne forniscono i 750 cm2 tutto il tempo, perché la cassetta-nido (delimitata da tendine) è sempre aperta.
  • Una zona isolata per il nido, che permette alle galline di deporre le uova in relativa privacy.
  • Del materiale da lettiera per becchettare e grattare è fornito in un’area limitata.
  • Uno strumento specifico per la limatura degli artigli.
  • Posatoi con a disposizione 15 cm per gallina.
  • Un’altezza minima di 45 cm al di sopra dell’area utilizzabile.

Purtroppo una gabbia resta sempre una gabbia, il che comporta diverse limitazioni al benessere degli animali, come:

  • Area con lettiera molto ridotta: l’area con la disponibilità di lettiera è spesso troppo piccola per contribuire adeguatamente al benessere delle galline e contiene solo occasionalmente materiale per grattare. Il tipo di materiale non è specificato per legge e spesso viene dato alle galline solo mangime tramite il sistema di alimentazione automatico.
  • Altezza limitata: ci sono limiti di altezza all’interno della gabbia che non permettono alle galline di volare.
  • Posatoi bassi: i posatoi devono essere posti a un’altezza adeguata affinché le galline si sentano sicure. I posatoi nelle gabbie arricchite si trovano poco più alti del livello del suolo a causa dell’altezza limitata della gabbia.
  • Sovraffollamento: le gabbie sono ancora troppo affollate.
  • Movimenti limitati: le galline sono ancora in gabbia e ciò limita fortemente i loro movimenti e l’espressione di comportamenti naturali, con uno spazio aggiuntivo utilizzabile di soli 50-200 cm2 rispetto alle gabbie di batteria convenzionali.
  • Bagni di polvere: alle galline non è possibile farsi bagni di polvere.

Per questo CIWF ha lanciato una campagna europea nel 2014 contro l'utilizzo delle gabbie negli allevamenti e nel 2015 abbiamo realizzato una video inchiesta specifica per testimoniare le condizioni agghiaccianti nelle quali vengono allevate le galline ovaiole anche nel nostro paese. Perchè qualsiasi forma di gabbia, va abolita!

 

+ A terra significa che le galline stanno fuori?

C'è una grande differenza tra l'allevamento a terra - codice numero 2 - e l'allevamento all'aperto - codice numero 1. Sebbene le galline allevate a terra stiano molto meglio rispetto a quelle allevate nelle gabbie, il sistema a terra non prevede accesso all'esterno e raccoglie un gran numero di animali all'interno di capannoni chiusi. I sistemi di allevamento all'aperto utilizzano gli stessi capannoni degli allevamenti a terra per i nidi e i posatoi, ma in più hanno la possibilità di avere accesso a un’area esterna all’aperto alla quale le galline possono accedere durante il giorno. I sistemi di allevamento all’aperto offrono infatti almeno 4 m2 di spazio esterno per muoversi liberamente per ogni gallina.

 

+ Perché premiate aziende che sono passate dall'allevamento in gabbia all'allevamento a terra, nonostante questo tipo di allevamento non sia pienamente rispettoso del benessere degli animali?

Siamo consapevoli che l'allevamento a terra non sia il metodo migliore per allevare le galline in modo rispettoso ma è comunque un passo avanti rispetto alla gabbia. L’allevamento a terra offre infatti i seguenti miglioramenti rispetto alle gabbie:

  • Espressione di un maggior numero di comportamenti naturali, come becchettare in cerca di cibo, grattare e deporre le uova in uno spazio di nidificazione separato e isolato.
  • Maggiore libertà di movimento per fare moto, allungare e sbattere le ali e volare.
  • Nell’UE: minore densità di allevamento, limitata a 9 galline/m2 di spazio utilizzabile e almeno 1/3 del pavimento coperto da lettiera.

Per noi, quindi, il passaggio ad allevamenti a terra si inserisce in un percorso più ampio di progressivi miglioramenti a cui puntiamo quando collaboriamo con le aziende alimentari.

 

+ Perché applaudite le aziende che si impegnano a cambiare la filiera entro il 2025 e non già ora?

Vogliamo che le gabbie siano eliminate il più presto possibile. In alcuni casi però il passaggio da sistemi in gabbia ad alternativi necessita di tempo per riconvertire la produzione, modificare gli stabilimenti, migliorare la gestione e pianificare il percorso di miglioramento con i fornitori. Mettere un termine entro cui il passaggio sarà definitivo non significa che nel frattempo non ci saranno cambiamenti importanti, in grado di migliorare sensibilmente la vita degli animali.

 

+ Perché vi state concentrando solo sui supermercati?

Tre sono le ragioni che ci hanno portato ad indirizzare la nostra iniziativa sui principali supermercati italiani.

Dimensioni: essendo i supermercati tra gli attori principali della filiera, una loro policy per il benessere animale può tradursi in miglioramenti sostanziali per un gran numero di animali.

Influenza: la reputazione dei supermercati è altissima, e ciò può ripercuotersi positivamente su milioni di animali al giorno. Così si manda un messaggio fortissimo alle altre aziende, che possono sentirsi “spronate” a intraprendere simili iniziative. Gli effetti si possono apprezzare a livello europeo e mondiale, con conseguenze ancora maggiori sul benessere animale.

Circolo virtuoso: il più delle volte le aziende premiate operano cambiamenti positivi anche in altri settori della loro attività. Azioni di questo tipo sono spesso imitate anche da altre aziende, con la conseguenza che in tutta l’industria il mercato cambia a favore di prodotti alimentari ottenuti da sistemi di allevamento maggiormente rispettosi.

 

+ Perché chiedete una policy/comunicazione pubblica che sia accessibile a tutti sui siti internet delle aziende?

Pubblicare la policy sul sito significa dare a tutti gli attori della filiera, dai fornitori ai consumatori, un messaggio chiaro sul posizionamento dell'azienda. Inoltre in questo modo è più facile per tutti verificare che gli impegni dichiarati corrispondano a realtà.

 

+ Oltre a contattare Selex, cos'altro posso fare per contribuire al benessere delle galline?

Stiamo costruendo un movimento di cittadini che mettendo al primo posto il benessere animale quando acquistano uova, vogliono lanciare un messaggio chiaro all'industria del settore. Ti invitiamo quindi a consumare solo uova da allevamento all'aperto o biologico e ad aderire alla nostra iniziativa.

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Se dovessi avere ulteriori domande a riguardo, o qualsiasi altro problema, ti preghiamo di contattarci a info@ciwfonlus.it. Cerchiamo di rispondere a tutte le richieste entro due giorni. Tuttavia, a causa dei volumi di richieste che riceviamo, a volte potremmo metterci più tempo, ti preghiamo in quel caso di scusarci. In alternativa, se la tua richiesta è urgente, puoi contattare il nostro team di supporto al: +39 051 2960818  (le linee sono disponibili dalle 9:00 alle 17:00, dal Lunedi al Venerdì).