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La vita produttiva di una scrofa inizia circa all’età di 10 mesi. L’animale, detto “scrofetta”, in quanto non ha ancora partorito, viene inseminato per la prima volta, entrando di fatto nel sistema della produzione di suini. La sua vita all’interno di un allevamento intensivo si suddivide in tre fasi principali che si susseguono ciclicamente: inseminazione e inizio gestazione, gestazione, parto e allattamento. Ogni anno avrà in media due parti. Una scrofa in queste condizioni vive per circa tre anni quando invece potrebbe viverne circa 20 anni.

Le gabbie di gestazione

scrofa in gabbia
© Martin Usborne/CIWF

Dopo essere stata inseminata artificialmente, la scrofa viene trasferita in una gabbia di gestazione, che la circonda completamente.

Nonostante il periodo di gestazione duri circa 114 giorni, le scrofe trascorrono in queste gabbie solo le prime 4 settimane di gravidanza. Questo grazie al divieto parziale europeo di utilizzo delle gabbie di gestazione per le scrofe entrato in vigore nel 2013.

Tuttavia, alcuni Paesi sono più avanzati normativamente e nel Regno Unito, in Svezia, Finlandia, Norvegia e Svizzera vige il divieto totale dell’utilizzo delle gabbie di gestazione.

La gabbia provoca grandi sofferenze e stress alla scrofa. In quello spazio angusto può stare solo in piedi, o sdraiata, e non può compiere altri movimenti che pochi passi avanti e indietro. In più, non ha spazio per depositare i propri escrementi o per grufolare, soffre di fame cronica ed è apatica. Queste condizioni la portano a sviluppare comportamenti stereotipati, come mordere le sbarre.

Allevamento in gruppo durante la gestazione

Da quando è entrata in vigore la Direttiva europea sul benessere dei suini (2013), dopo le 4 settimane trascorse all’interno delle gabbie di gestazione, le scrofe vengono allevate in gruppo.

L’allevamento in gruppo delle scrofe consente loro di socializzare e previene molti dei disturbi di cui invece le scrofe soffrono se tenute in gabbia. Non ci sono evidenze che dimostrino che allevare in gruppo le scrofe faccia diminuire il tasso di riproduzione.

La direttiva UE prevede una densità di allevamento di 1,64 mq e 2,25 mq di spazio rispettivamente per le scrofette e per le scrofe.

Questi spazi sono fondamentali per il loro benessere. Infatti, quando le densità salgono, si possono riscontrare maggiori livelli di aggressività e l’impossibilità per le scrofe di difendersi o allontanarsi dall’animale più aggressivo.

Le gabbie di allattamento

scrofa con suinetti in gabbia d'allattamento

Dai 3 ai 7 giorni prima del parto le scrofe allevate in sistemi intensivi vengono trasferite nelle gabbie di allattamento e ivi confinate finché i cuccioli non sono svezzati a 3-4 settimane di vita.

Come nelle gabbie di gestazione, anche nelle gabbie di allattamento l’animale è completamente circondato da sbarre di metallo. Come nel caso delle gabbie di gestazione, quelle di allattamento sono fonte di grande stress per le scrofe che sono costrette a sdraiarsi in posizioni scomode e soprattutto non possono seguire uno dei loro istinti più forti: quello di costruire il nido.

Nelle ore che precedono il parto, le scrofe hanno l'istinto innato di preparare il nido

Alla sofferenza psicologica si aggiunge quella fisica: incapace di muoversi, l’animale non può sottrarsi alla continua richiesta di latte dei suinetti, finendo con il soffrire di infiammazioni ai capezzoli, mentre rischia di ferirsi sul dorso con le sbarre o sviluppare zoppìe.

Come nel caso della gabbia di gestazione, lo stress può spingere la scrofa a sviluppare comportamenti stereotipati.

Le gabbie di allattamento sono vietate in Svezia, Norvegia e Svizzera, dove vengono utilizzati sistemi di allattamento libero, che, peraltro, permettono di raggiungere risultati simili in termini di “produzione” (in base al numero di lattonzoli svezzati per scrofa).

Svezzamento precoce

I piccoli vengono allontanati dalle loro madri quando hanno circa 3-4 settimane. Di solito, una scrofa non svezzerebbe i suoi cuccioli prima della dodicesima settimana.

La normativa europea vieta lo svezzamento prima dei 28 giorni, eccetto per i sistemi “all-in, all-out” dove il limite è di 21 giorni. Lo svezzamento segna un passaggio molto critico sia per i suinetti che passano alla fase dell’ingrasso e sia per le scrofe. Infatti, le scrofe vengono nuovamente inseminate e messe nelle gabbie di gestazione.

La genetica

La selezione genetica delle moderne razze di suini implica una serie di problematiche di benessere animale:

  • Predisposizione alla morsicatura della coda1
  • Maggiore numero di lattonzoli per cucciolata, accrescendo la competizione e la difficoltà di sopravvivere di ciascun cucciolo2
  • Problemi durante l’allattamento derivanti dalla presenza di poco grasso3
  • Tasso di crescita maggiore che causa problemi cardiaci e polmonari

Fonti

  1. EFSA Journal (2007), op. cit.
  2. Nowa, R., Porte, R.H., Lév, F., Orgeu, P., Schaal, B. (2000). Role of mother–young interactions in the survival of offspring in domestic mammals. Reviews of Reproduction 5: 153-163
  3. Hermesch S. (2010). Consequences of selection for lean growth and prolificacy on piglet survival and sow attribute traits. Paper presented to Australian Animal Genetics and Breeding Unit Pig Genetics Workshop, October 2010

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